Il progetto, rivolto principalmente a persone over 40 residenti nella città di Roma che hanno perso il loro lavoro, ha introdotto azioni che sono state riprese negli anni in varie sedi, sia a livello nazionale che nella Comunità Europea.
Fornire un sostegno di carattere emotivo e psicologico, intervenire sul recupero e la valorizzazione di professionalità e competenze, attivare reti e risorse per il reingresso nel mercato del lavoro assi portanti del progetto sono a tutt’oggi interventi strategici per l’inclusione lavorativa di persone con fragilità.
Un tema purtroppo sempre attuale se si pensa che il tasso di disoccupazione oggi in Italia (15-64 anni) è al 7,6%, quello di inattività – relativo alle persone che hanno smesso di cercare lavoro – è il 33,5%; questi dati relativi alle donne sono rispettivamente 8,7% e 42,7%. Se osserviamo la situazione solo nel Mezzogiorno i dati sono tutti peggiori: disoccupazione 13,9%, inattività 44,2%, femminile 16,1%, giovanile 35% (Istat, giugno 2023).
Tra gli strumenti sperimentati con successo dal progetto, per contrastare lo stato di povertà e disoccupazione si segnalano: gli incontri di orientamento e riattivazione relazionale; il servizio di accoglienza, supporto e coaching; l’erogazione di una “Borsa” di sostegno al reddito. Percorsi individuali che, affiancati al lavoro di gruppo, hanno accompagnato lo sviluppo di competenze e capacità di carattere imprenditoriale dei partecipanti e concorso attivamente al recupero di un equilibrio psicologico e alla prevenzione di forme di grave disagio psichico.
Tutte le azioni messe in campo rappresentano ad oggi buone pratiche replicabili con il loro modello di intervento.