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Il prossimo 2 maggio inizierà il Corso di formazione per volontari e familiari dal titolo “Percorsi di cittadinanza nella promozione della salute mentale”, organizzato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro Onlus. L’iniziativa rientra tra gli obiettivi previsti dal Bando Comunità Solidali 2020, promosso dalla Regione Lazio - Assessorato Politiche Sociali, Welfare e Enti Locali - Direzione Regionale per l’Inclusione sociale - Area Welfare di Comunità e Innovazione Sociale.

"Percorsi di Cittadinanza attiva nella promozione della salute mentale" intende sensibilizzare i cittadini sul tema della salute mentale tramite la conoscenza e la formazione. Il volontariato rappresenta una fonte da sviluppare, valorizzare e dalla quale attingere risorse per creare una società consapevole e attenta verso coloro che soffrono e le loro famiglie. Una società consapevole è capace di accogliere e non respingere la diversità, e questo rappresenta una opportunità per le persone con disturbo psichico per trovare il giusto centro del proprio percorso esistenziale.

>>> Modulo di iscrizione <<<

PROGRAMMA

MODULO I - 2 maggio, orario 17 - 20
"Tecniche di comunicazione"
Josè Mannu, Psichiatra e Psicoterapeuta
Marco Soricetti, Musicoterapeuta e Conduttore del Laboratorio di Musica della Fondazione di Liegro

MODULO II - 7 maggio, orario 10 - 13
"Ascolto attivo, empatia e centralità della relazione"
Alessandro Vento, Psichiatra, Psicoterapeuta e Responsabile Osservatorio sulle Dipendenze
Giorgio Veneziani, Dottore in Psicologia

MODULO III - 14 maggio, orario 10 - 13
"Paradigma della Recovery"
Antonio Maone, Psichiatra, Psicoterapeuta e Direttore Comunità Terapeutica e Residenzialità AslRm1
Daniele Bonarini, Regista PotiPicture
Sara Borri, Psicologa PotiPicture Accademy

MODULO IV - 21 maggio, orario 10 - 13
"Gli strumenti della riabilitazione psichiatrica (socializzazione, arte terapia, cura sul territorio)"
Paolo Paolotti, Psichiatra, Psicoterapeuta e Segretario regionale S.I.R.P. Lazio
Nicola Se Santis, Attore, Stuntman, e Conduttore del laboratorio teatrale della Scuola Piero Gabrielli

MODULO V - 28 maggio, orario 10 - 13
"Studio dei nuovi strumenti informatici e digitali a supporto delle nuove forme di comunicazione e della relazione"
Antonia Lonigro, Psicoterapeuta

MODULO VI - 4 giugno, orario 10 -13
"Il modello degli Ufe (empowerment e self help)"
Giovanni Fiori, Referente per l’associazione “Le Parole Ritrovate” Regione Lazio

MODULO VII - 11 giugno, orario 10 -13
"Il contributo del volontariato nei percorsi socio riabilitativi"
Michele Di Nunzio, Psichiatra e Psicoterapeuta AslRm1

MODULO VIII - 17 giugno, orario 17 - 20
"Gestione della sindrome di burn-out, organizzazione dei servizi territoriali e delle attività della Fondazione"
Jose Mannu, Psichiatra e Psicoterapeuta

>>> Modulo di iscrizione <<<

Per info e iscrizioni: Tel: 06 6792669 - segreteria@fondazionediliegro.it

La Fondazione Di Liegro e la formazione al volontariato

La Fondazione Di Liegro prosegue gli approfondimenti sui temi del volontariato e della salute mentale.

Abbiamo organizzato quattro appuntamenti on line su volontariato e salute mentale, che saranno visibili in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione.

Nel corso delle dirette Facebook, analizzeremo i valori del volontariato, in particolare per i giovani, e della solidarietà a tutela dei diritti delle persone che vivono il disagio psichico; parleremo della necessità di rafforzare l’ambiente familiare per fornire un aiuto alla persona sofferente. In quest'ambito, la formazione è lo strumento che facilita l’attuazione di percorsi terapeutici e la diffusione di una maggiore conoscenza sulle modalità per affrontare il disagio psichico e favorire il benessere per tutti e in tutte le età

Gli appuntamenti saranno anche l'occasione per presentare il nuovo corso di formazione per volontari e familiari, in programma da maggio, nell'ambito del progetto "Percorsi di cittadinanza attiva per la promozione della salute mentale".

Adesso più, più che mai, servono cittadini consapevoli del ruolo che potranno avere nel benessere psicosociale della loro comunità.

Formazione al volontariato

È stata Luigina Di Liegro, Segretario Generale della Fondazione che porta il nome del sacerdote scomparso ormai 24 anni fa, a dare il benvenuto ai partecipanti della XV edizione del Corso “Volontari e Famiglie in rete", dal titolo Un nuovo modello di comunità dopo la pandemia".

“È particolarmente significativo l’avvio di questo corso alla vigilia di due importanti ricorrenze: la Giornata mondiale per la Salute mentale e, a pochi giorni di distanza, l’anniversario della scomparsa di Don Luigi, il prossimo 12 ottobre”. ha dichiarato Di Liegro “Un momento in cui, insieme a voi, rinnoviamo il nostro impegno al fianco delle persone più fragili. Persone che hanno sentito maggiormente le conseguenze della diffusione del Covid 19 a causa dell’intreccio tra problemi di salute con quelli di natura sociale, ambientale ed economica. Una pandemia nascosta, quella del disagio psichico, a cui è urgente porre rimedio facendo leva sulla comunità e sul volontariato. In questi giorni le attività a sostegno della Salute Mentale della Fondazione Di Liegro, tornano a pieno regime con il Corso, ma anche con i laboratori di arteterapia, di musica e teatro. Per ritrovarsi dopo la dura prova della pandemia, in una comunità nuova e solidale.” – conclude – perché come diceva Don Luigi “Una città in cui un un solo uomo soffre meno è una città migliore”

Per l’edizione di quest’anno si sono prenotate oltre 100 persone, che potranno seguire il corso a distanza o in presenza. Un segnale da parte della Comunità di quanto questi temi siano sentiti da una larga parte della popolazione, che ha vissuto direttamente o indirettamente un disagio aumentato dal Covid. Un modo per la Fondazione di Liegro per rispondere alla richiesta di formazione e informazione sui temi della Salute Mentale.

I partecipanti all’edizione di quest’anno sono per la maggior parte donne e rientrano in una fascia molto ampia. Si ritrovano uniti da motivazioni simili, giovani studenti e pensionati più in là con gli anni, che vogliono mettere a disposizione degli altri il loro tempo libero e le loro competenze.

“L’esperienza ci ha insegnato come i diversi vissuti dei partecipanti diventano il punto di forza per la buona riuscita di ogni edizione” dice Tiziana Ceccarelli, responsabile del Corso “l’alta adesione di quest’anno e la grande voglia di fare comunità dopo la pandemia, sono senza dubbio le premesse migliori per una bella partenza “.

Il corso è aperto alla partecipazione di tutti coloro che vogliano ampliare le proprie conoscenze sul mondo della salute mentale e impegnarsi nella costruzione di una rete di supporto alle persone con disagio psichico e ai loro familiari: studenti, operatori dei servizi territoriali, volontari, familiari.

Per informazioni: tel. 06 6792669 – fax 0669920486; segreteria@fondazionediliegro.it

Un nuovo modello di comunità dopo la pandemia: aperte le iscrizioni per la XV edizione del Corso di formazione “Volontari e Famiglie in rete per la Salute Mentale” della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro

Può suonare strano, ma sono dovuto arrivare a quasi 50 anni per cercare un sostegno nella relazione con mia sorella, da sempre affetta da disturbi psichici.” racconta Giuseppe, esperto informatico che nel 2018 ha partecipato al “Corso per Volontari e Famiglie in Rete” promosso dalla Fondazione Di Liegro “Fin dalla prima telefonata ho capito che era il posto giusto per trovare non solo comprensione, ma anche nuovi strumenti per starle accanto. Partecipare al corso mi ha permesso di “vedere” la sua malattia da una diversa prospettiva, più distaccata e lucida. Avevo bisogno di uscire dalla dimensione domestica e familiare che per me, paradossalmente, rappresentava un limite. Tra le tante cose che ho portato a casa al termine degli incontri “ prosegue “la più preziosa è essere entrato a far parte di una rete di persone, formata da volontari, operatori. Una dimensione fondamentale, ancora di più oggi dopo la pandemia, in cui la possibilità di stabilire contatti profondi e concreti si è quasi del tutto perduta”.

Sono venuta a conoscenza del Corso della Fondazione grazie a un compagno di studi”, dice Federica, 23 anni, in procinto di conseguire la laurea magistrale in Psicologia “Dopo tanto studio teorico era arrivato per me il momento di confrontarmi con la realtà e con la pratica. L’approccio della Fondazione, per la promozione del benessere della persona a 360 gradi, mi ha rassicurato e mi ha permesso di entrare in contatto in modo “semplice” con il mondo complesso della salute mentale. E’ stata un’occasione di confronto che mi ha arricchito moltissimo sul lato umano.”  “Prima attraverso la partecipazione al corso, dove nonostante il lockdown dovuto al Covid, sono potuta entrare in contatto con persone molto distanti da me, non solo geograficamente. Poi con il mio inserimento nel laboratorio teatrale della Fondazione, dove ogni persona mette a disposizione le proprie caratteristiche e le proprie capacità in una prospettiva di crescita e scambio reciproco”.

Come Giuseppe e Federica sono oltre 2.000 le persone che, in questi anni, hanno partecipato al Corso per Volontari e Famiglie in rete per la Salute Mentale promosso dalla Fondazione Don Luigi Di Liegro – onlus.

Il tema intorno al quale ruoterà l’edizione di quest’anno è “Un nuovo modello di comunità dopo la pandemia”: un ciclo di sette incontri che prenderanno il via il prossimo sabato 9 ottobre, tenuti da psichiatri, docenti universitari, responsabili dei Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL di Roma, rappresentanti di associazioni di familiari.

Il corso, al quale è possibile ancora iscriversi, è aperto alla partecipazione di tutti coloro che vogliano ampliare le proprie conoscenze sul mondo della salute mentale e impegnarsi nella costruzione di una rete di supporto alle persone con disagio psichico e ai loro familiari: studenti, operatori dei servizi territoriali, volontari, familiari. 

La diffusione del Covid 19 come è ormai da più parti riconosciuto, ha purtroppo acuito ulteriormente il peso delle diseguaglianze economiche e sociali e provocato la recrudescenza di disagi psicologici a partire dai più giovani.” Ha dichiarato Luigina Di Liegro Segretario generale della Fondazione Don Luigi Di Liegro onlus “Il volontariato, oggi più che mai, svolge un ruolo fondamentale: contribuendo a sanare le criticità, affiancandosi e integrandosi con i tradizionali sistemi di welfare pubblico. Per questo promuoviamo il corso per volontari e famiglie, con la profonda consapevolezza che il rafforzamento dell’ambiente familiare può fornire un fondamentale aiuto indiretto alla persona che soffre.

Il corso di formazione si svolgerà, ove possibile in presenza, il sabato mattina dal 9 ottobre all’11 dicembre dalle ore 10,30 alle ore 12,30 presso i locali della Fondazione Di Liegro, nei pressi della storica Centrale Montemartini di Roma (via Ostiense 106).

È previsto un piccolo contributo di 40 euro (20 per gli studenti universitari).

Per informazioni e iscrizioni: 06/6792669 segreteria@fondazionediliegro.it

Photo by Liza Summer from Pexels

Destinatari: volontari, familiari di persone con disagio mentale, operatori del settore sanitario e degli sportelli di ascolto, studenti universitari.

Il corso di formazione, organizzato dalla Fondazione Di Liegro, "Volontari e famiglie in rete per la salute mentale" è giunto alla 15a edizione. Quest'anno vogliamo indurre una riflessione sul tema della Comunità e di come la diffusione del Covid-19 abbia messo in evidenza svariati problemi psico-socio-economici che necessitano di risposte urgenti.

“Una vita sociale sana si trova soltanto quando nella comunità intera vivono le virtù di ognuno.”
Rudolf Steiner

Le carenze del sistema sanitario, il peso delle diseguaglianze economiche e sociali, l’inquinamento, la riduzione progressiva della biodiversità e la recrudescenza dei disagi psicologici che ha investito tutte le età. Il volontariato può contribuire a sanare le criticità emerse grazie alla rilevanza che ad esso viene riconosciuta nei sistemi di welfare.

Una risorsa privata che si è affiancata ai tradizionali strumenti del welfare pubblico partecipando all’erogazione di servizi sociali ed educativi e alla programmazione e progettazione delle politiche sociali e sanitarie a diversi livelli.

Il volontariato giovanile presenta, in  particolare, aspetti d’interesse per le scienze sociali: è una forma di cittadinanza attiva, contribuisce al benessere sociale, favorisce la maturazione dei giovani, l’acquisizione di competenze e la spendibilità nel mercato del lavoro.

>>> ISCRIVITI AL CORSO DI FORMAZIONE "VOLONTARI E FAMIGLIE IN RETE"

Gli iscritti saranno in seguito contattati dalla nostra segreteria per confermare la partecipazione e saldare la quota di partecipazione.
Il corso di formazione si svolgerà in presenza, presso la sede della Fondazione Di Liegro, sita in via Ostiense 106 (Roma) e on line su Zoom.
Il contributo è di 40 euro, 25 per gli studenti, sotto forma di donazione alla Fondazione Di Liegro, detraibile dalla dichiarazione dei redditi.

UN NUOVO MODELLO DI COMUNITÀ DOPO LA PANDEMIA
Il volontariato è chiamato a rispondere alle criticità emergenti


9 ottobre 2021

Agenzie educative del terzo millennio, scuola e famiglia tra crisi e opportunità
Tiziana Sallusti, Dirigente scolastico Liceo Mamiani di Roma
Annalisa Giannotti, Pedagogista Clinico

23 ottobre
Dalla polis alla comunità virtuale: la centralità delle relazioni umane
Josè Mannu, Psichiatra

6 novembre 2021
Storia e prospettive dei servizi di salute mentale
Giuseppe Nicolò, Psichiatra Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 5

20 novembre 2021
Dal vecchio al nuovo mondo, il cambio di paradigma in psichiatria
Jose Mannu, Psichiatra

4 dicembre 2021
Volontariato oggi, con lo sguardo al futuro
Valerio Pieri, Docente Dipartimento Economia Aziendale Università Roma TRE

11 dicembre 2021
Salute mentale e territorio, una nuova idea di comunità
Gemma Brandi, Psichiatra, Direttore SOC Salute in carcere, AUSL Toscana Centro

15 gennaio 2022
Dipendenze, la comunità educante come risposta alla complessità
Alessandro Vento, Psichiatra, Responsabile “Osservatorio sulle dipendenze”, ASL Roma2

>>> ISCRIVITI AL CORSO DI FORMAZIONE

Una tre giorni di webinar sul tema “Giovani e salute mentale: un bene in Comune”. È l'evento formativo organizzato dalla Fondazione Di Liegro, insieme ad Anci Lazio e Osservatorio per le Dipendenze e disturbi psichici sotto soglia, e con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio, per contribuire a formare amministratori, dirigenti e funzionari degli Enti Locali su temi come, il ritiro sociale, le dipendenze da sostanze, l’uso e l’abuso delle nuove tecnologie. L'obiettivo è quello di incidere sulle politiche e sull’organizzazione di attività di prevenzione e promozione del benessere psicosociale dei cittadini più giovani e delle loro famiglie.

Il webinar “Giovani e salute mentale: un bene in Comune” intende infatti sottolineare l’importanza del benessere psicologico dei cittadini, in particolare quello dei giovani, soprattutto in questo momento legato alle difficoltà date dalla pandemia. L'emergenza Covid-19 ha colpito non solo la salute fisica ma anche quella mentale, scavando nelle fragilità e nelle difficoltà e rendendo ancora più difficili tante realtà che, troppo spesso, passano sotto traccia”. Per questo si rende necessario pensare a politiche capaci di unire il contributo degli attori istituzionali, dei servizi sociali e delle agenzie educative, a quello dei servizi specifici di salute mentale in una dinamica di valore complementare, come ha sottolineato presentando l'evento Lina Novelli, delegata al Welfare e alle Politiche Sociali di Anci Lazio.

La Fondazione Di Liegro lavora dal 2006 con istituzioni pubbliche e private alla promozione del benessere psicosociale, la prevenzione del disagio psichico e la diffusione della cultura e della conoscenza della salute mentale. Nel corso del tempo,   ha spiegato il segretario generale, Luigina Di Liegro, questo impegno si è focalizzato in particolare sul disagio giovanile.

Nel corso del tempo, questo impegno si è focalizzato in particolare sul disagio giovanile. L’esperienza quotidiana ci dice che le dipendenze da sostanze e quelle comportamentali patologiche nei giovani rappresentano un’emergenza sociale.Proprio insieme alll’Associazione Osservatorio per le Dipendenze e disturbi psichici sotto soglia, presieduta dallo psichiatra e psicoterapeuta, Alessandro Vento, la Fondazione collabora a un progetto che, attraverso la scansione sistematica del web da parte di un software, identifica la presenza di Nuove Sostanze Psicoattive messe in vendita su internet.

GIOVANI E SALUTE MENTALE: UN BENE IN COMUNE - IL PROGRAMMA

Martedì 13 aprile 2021 ore 15:00- 16:30
“La promozione della salute mentale in adolescenza. R-esistere alla pandemia”
Alessandro Vento, Psichiatra, Responsabile dell’ Osservatorio Dipendenze e Disturbi Psichici Sottosoglia.

Martedì 20 aprile 2021 ore 15:00 – 16:30
“Ritiro sociale e abbandono scolastico in adolescenza”
Ignazio Ardizzone, Neuropsichiatra infantile, Responsabile Ambulatorio psichiatrico di Neuropsichiatria infantile Policlinico “Umberto I” di Roma.

Martedì 27 aprile 2021 ore 15:00 – 16:30
“La dipendenza tra vecchie e nuove sostanze”
Alessandro Vento, Psichiatra, Responsabile dell’ Osservatorio Dipendenze e Disturbi Psichici Sottosoglia.

Svolgere il Servizio Civile presso la Fondazione Di Liegro è un’opportunità per impegnarsi alla cittadinanza attiva, un'occasione per accrescere il proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, assicurando, al tempo stesso, un riconoscimento economico.

Cerchiamo giovani che amino la comunicazione e la relazione, che vogliano fare squadra per un progetto concreto, che siano interessati all'empatia e all'ascolto, in particolare nell’ambito del benessere psicosociale.

Se ti sei appena laureato, se non lavori e hai voglia di dedicare parte del tempo alla tua comunità, il Servizio Civile presso la Fondazione Di Liegro ti offre una significativa esperienza educativa e formativa.

I volontari del Servizio Civile presso la Fondazione Di Liegro contribuiranno all’organizzazione, al supporto e alla comunicazione delle attività formative rivolte a cittadini, volontari e familiari, del Servizio telefonico di Ascolto e Orientamento, e a quelle dei Gruppi di auto aiuto per il sostegno alle famiglie di persone con disagio psichico e dei laboratori di socializzazione e arte terapia.

La formazione dei volontari è orientata in particolare alla considerazione della “persona con disagio”, in quanto “persona che, in una determinata fase della sua vita, è attraversata da un problema psichico”.

Impegno, valori e futuro sono i cardini del Servizio Civile Universale. Princìpi a cui si ispirano le attività e i progetti della Fondazione Di Liegro. Il nostro obiettivo è quello di formare cittadini consapevoli del proprio ruolo all’interno della comunità locale, che siano portatori di una visione della società basata sull’attenzione ai diritti e ai bisogni delle persone più fragili del tessuto sociale.

Il progetto della Fondazione Di Liegro è “Dalla solitudine all’inclusione” e rientra nel programma della ASL RM2 “Accudiamo i più fragili” (codice programma PMCSU0011220010007GXXX). Scarica la locandina del programma.

Tutti i progetti del programma "Accudiamo i più fragili"

DALLA SOLITUDINE ALL’INCLUSIONE
CODICE PROGETTO: PTXSU0011220010025GXXX

Obiettivo generale del progetto è quello di promuovere e implementare l’attivazione di risorse all’interno della rete sociale di appartenenza delle persone con disagio psichico e dei loro familiari.

Obiettivi specifici:

  • Accogliere, informare, orientare e sostenere le persone
  • Supportare i progetti terapeutico-riabilitativi degli utenti dei servizi territoriali
  • Promuovere una cultura della salute mentale
  • Coadiuvare i servizi territoriali
  • Favorire il miglioramento delle strategie di coping, l’incremento dei livelli di autoefficacia e di empowerment dei familiari
  • Incentivare interventi di prevenzione del disagio e promozione della salute in adolescenza

Scheda progetto

IL COLORE DELLA LUNA: VISIONI DI INCLUSIONE CIVIL-MENTE POSSIBILI
CODICE PROGETTO: PTCSU0011220010026GXXX

Obiettivo generale del progetto è mettere al centro i diritti e il benessere della persona che vive l’esclusione e l’emarginazione sociale a causa dei problemi di salute mentale. Nello specifico:

  • Contrastare lo stigma sociale verso il disagio psichico e dell’auto-stigma
  • Modificare gli atteggiamenti negativi nei confronti del diverso
  • Promuovere una comunità tollerante e competente
  • Migliorare il rapporto tra organizzazione e utenti
  • Implementare i rapporti e luoghi di incontro dove confrontarsi
  • Promuovere i percorsi di autonomia nell’ambito della salute mentale
  • Orientare la crescita umana e professionale del volontario rendendolo partecipe delle problematiche dell'inclusione

Scheda progetto

ACCOGLIERE PER INTEGRARE
CODICE PROGETTO: PTXSU0011220010024GXXX

Il progetto si pone come obiettivo generale, da una parte di contribuire alla formazione civica, sociale, culturale, professionale dei giovani che svolgeranno il servizio civile, dall’altra di potenziare la capacità di accoglienza degli utenti, dei loro familiari e dei soggetti che ne curano gli interessi, fornendo risposte personalizzate ed orientate su più ambiti.
Target di riferimento del progetto saranno gli adulti in stato di disagio psichico, con particolare attenzione verso i pazienti con psicosi gravi residenti nei Municipi coinvolti.

Scheda progetto

ACCOGLIERE PER ORIENTARE ED ORIENTARVI ALLA SALUTE
CODICE PROGETTO: PTCSU0025320010030GXXX

L’obiettivo generale del progetto è promuovere l’educazione alimentare e gli stili di vita salutari in contesti opportunistici, attraverso l’accoglienza e l’implementazione di strategie comunicative e lo sviluppo di competenze funzionali al cambiamento comportamentale, con riferimento ad un approccio multistakeholder e multisettoriale.

Obiettivi specifici:

  • Incrementare e migliorare l’attività di accoglienza, orientamento e ascolto dell’utenza – anche con supporto telefonico - in Poliambulatori, CAD e Case della Salute e Consultori
  • Pianificare strategie comunicative per target differenziati e realizzare prodotti di comunicazione da utilizzare in setting opportunistici
  • Valutare l’alimentazione e gli stili di vita e utilizzare materiali informativi sui principali determinati di salute (alimentazione, fumo, alcol, attività fisica) in relazione al profilo di salute osservato
  • Incrementare l’adesione ai progetti di prevenzione Primaria Vaccinali ed ai programmi di prevenzione Primaria e Secondaria per i tumori al seno ed alla cervice uterina, colon retto
  • Promuovere iniziative di prevenzione e promozione di stili di vita salutari in contesti opportunistici sanitari ed extrasanitari con l’utilizzo di prodotti di comunicazione e/o con l’applicazione di competenze di base del MinimalAdvice anche tra quelle previste dai Piani Regionali di Prevenzione.

Scheda progetto

LA CULTURA DELLA LEGALITÀ
CODICE PROGETTO: PTCSU0008720010029GXXX

Il progetto ha come finalità quella di promuovere la cultura della legalità, finalizzata allo sviluppo del senso civico nei giovani, inteso come base per affermare un’idea di comunità solidale e coesa, che si riconosce nelle regole che si è data e che le rispetta.
Il target di riferimento sono i giovani di Ostia (italiani e immigrati) di età compresa tra i 15 e i 29 anni;
Il progetto intende dunque, con le attività aperte ai giovani, che possono trasformarsi da utenti a protagonisti dello stesso, sviluppare occasioni ed opportunità di aggregazione che facilitino il confronto, il dialogo e sviluppino il senso di appartenenza ad una comunità e l'esercizio attivo di democrazia partecipativa ed assunzione di responsabilità.

Attraverso il progetto si vogliono sviluppare i temi più cari al Servizio Civile:

  • Sensibilizzare gli alunni sui temi della legalità nella scuola e fuori dalla scuola
  • Educare alla solidarietà e alla tolleranza
  • Sviluppare le capacità di collaborare, comunicare, dialogare
  • Formare l’uomo e il cittadino, nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione
  • Acquisire i valori che stanno alla base della convivenza civile, nella consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri e nel rispetto degli altri e della loro dignità.
  • Sviluppare il senso critico per scoprire di conseguenza i percorsi nascosti dell’illegalità Trasmettere valori e modelli culturali di contrasto alle mafie

Scheda progetto

NUOVA ACCOGLIENZA NEI SERVIZI PER MINORI
CODICE PROGETTO: PTXSU0011220010027GXXX

Obiettivo generale del progetto è quello di tutelare i diritti dei minori alla salute, migliorando la qualità e accessibilità ai servizi territoriali e la loro fruibilità, per perseguire realmente i diritti di eguaglianza, non discriminazione e pari opportunità in età evolutiva.

Gli obiettivi specifici da perseguire saranno:

  • Collaborare all’attività di accoglienza e informazione, rivolta all’utenza, sui diritti e sulle modalità di accesso ai servizi
  • Partecipare all’incremento di interventi mirati a migliorare l’organizzazione del servizio
  • Partecipare al potenziamento degli interventi mirati a supportare le famiglie per una migliore adesione al progetto terapeutico
  • Collaborare alle attività di rilevazione del bisogno sanitario dell’utenza

Scheda progetto

OLTRE IL MURO DEL CARCERE 5
CODICE PROGETTO: PTXSU0011220010028GXXX

I beneficiari diretti del progetto sono tutti i detenuti dei 4 istituti di Rebibbia con diagnosi psichiatrica o insufficienza mentale. Si tratta di persone solitamente non inserite nei circuiti della malavita, che compiono reati considerabili “bagatellari”, epifenomeno di una lunga storia di deprivazioni sociali, con scarso o inefficace utilizzo dei servizi territoriali, a volte non adeguatamente difesi in sede giudiziaria. Le diagnosi possono essere comprese fra le psicosi e i disturbi di personalità, configurando difficoltà di reinserimento sociale particolarmente difficili da affrontare.

OBIETTIVI GENERALI RELATIVI AL SERVIZIO

  • Diminuire i rischi di recidive clinico giudiziarie.
  • Rafforzamento delle connessioni fra Interno dell’Istituzione Penitenziaria e società civile.
  • Recupero delle risorse del paziente, della sua famiglia e di quelle presenti sul territorio di destinazione.
  • Collaborazione sinergica delle Istituzioni Competenti territoriali.
  • Miglioramento delle pertinenze, dell’efficienza e l’efficacia degli interventi clinico riabilitativi.
  • Fornire un’importante esperienza di Servizio che fornisca indicazioni sulla futura scelta professionale e orienti i
    giovani ai valori della giustizia e del reinserimento sociale, attraverso esperienze sul campo, formative e di creatività progettuale.
  • Acquisire abilità e competenze nei contesti clinico - socio assistenziali, consentendo l’apprendimento delle
    relative metodologie di lavoro.
  • Rappresentare una straordinaria occasione di formazione al lavoro di Rete, di Comunità ed al lavoro d’Equipe.

OBIETTIVI GENERALI RELATIVI AI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE

  • Fornire un’importante esperienza di Servizio che fornisca indicazioni sulla futura scelta professionale e orienti i giovani ai valori della giustizia e del reinserimento sociale, attraverso esperienze sul campo, formative e di creatività progettuale.
  • Acquisire abilità e competenze nei contesti clinico - socio assistenziali, consentendo l’apprendimento delle
    relative metodologie di lavoro.
  • Rappresentare una straordinaria occasione di formazione al lavoro di Rete, di Comunità ed al lavoro d’Equipe.

Scheda progetto

Requisiti di partecipazione

Possono partecipare alle selezioni i giovani dai 18 ai 29 anni di età non compiuti al momento della presentazione della domanda, non occupati e non inseriti in percorsi di istruzione e formazione.
Inoltre, dovranno essere registrati al programma Iniziativa Occupazione Giovani (Garanzia Giovani) e aver firmato il Patto di Servizio con il Centro per l’Impiego e/o Servizio competente. Per la registrazione a Garanzia Giovani, vai su www.garanziagiovani.gov.it.

Come presentare la domanda

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.
La scadenza per presentare le domande di partecipazione è stata prorogata alle ore 14.00 del 17 febbraio 2021.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema.
1 - I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per la Domanda On-Line di Servizio civile occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2.
2 - I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

Per saperne di più sul Servizio Civile Universale: https://www.serviziocivile.gov.it/

Scarica il Bando per la selezione di 46.891 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia, all’estero e nei territori delle regioni interessate dal Programma Operativo Nazionale- Iniziativa Occupazione Giovani (PON-IOG “Garanzia Giovani” - Misura 6)

>>> Per informazioni chiama lo 06.6792669 o scrivi a segreteria@fondazionediliegro.it

Lo scorso 3 dicembre, si è tenuto il webinar "Figli di genitori con problemi di salute mentale". L'evento rientra nel progetto Share4Carers, di cui la Fondazione Di Liegro è partner.

Share4Carers nasce con l’intento di condividere a livello europeo buone pratiche rivolte ai figli di genitori con disagio psichico.

Il webinar, a cui ha portato il proprio saluto anche Marisa Matias, MEP, membro del Parlamento Europeo e del Gruppo di Interesse al Parlamento Europeo sui Caregiver Familiari, ha rappresentato un'occasione di arricchimento per il forte contributo di competenze professionali, di esperienze e prospettive politiche da parte dei partecipanti. Share4Carers coinvolge infatti esperti dal mondo accademico e clinico e dell’associazionismo di Belgio, Grecia, Italia e Turchia.
>> Segui Share4Carers su Facebook

Il XIV corso di formazione della Fondazione Di Liegro "Dall’isolamento alla resilienza" si è concluso con un’ampia panoramica condotta dal dottor Michele Di Nunzio, psichiatra psicoterapeuta e criminologo, sul tema "Il ruolo del volontariato: riflessioni, metodologie, esperienze". Un racconto in prima persona, da un operatore che considera il volontariato un contributo “di fondamentale importanza” nel campo della salute mentale.

Punto di partenza: nell’esperienza del volontario fare del bene agli altri è un effetto secondario, successivo all’azione prioritaria che è quella di fare del bene a se stessi. Io sto facendo qualcosa che, facendomi sentire meglio, accrescendo la qualità della mia vita, mi metterà in condizione di produrre relazioni propositive, costruttive, funzionali anche per l’altro.
La mia serenità è fondamentale. Nei momenti di malumore mi è utile il ricordo, il collegamento con le ragioni che mi hanno condotto a questa scelta.

Il volontario, come chiunque operi in un settore ad alto impatto emotivo come il volontariato e sia per questo molto esposto al logoramento, deve mettere in conto la necessità di fare costantemente la "manutenzione di se stesso", che significa tornare a capire "quello che faccio e perché lo faccio".

Questa azione di consapevolezza ha un nome: meta-cognizione. Si può sviluppare con qualche suggerimento: tenere un diario, leggere molto, ascoltare molto, accogliere ogni occasione ludico-ricreativa che includa una componente emotiva, conoscitiva, razionale, intellettuale. In questo, cinema e teatro sono preziosi.

Può capitare spesso che un volontario della salute mentale incontri persone scontrose, diffidenti, addirittura ostili. L’altro che ci tratta male è qualcuno che ci percepisce come più potente, ha paura di noi e pertanto si difende. Le chiavi per risolvere questo tipo di situazione sono l’umiltà, l’ascolto, la comprensione, l’umana curiosità. Chiavi che sono preziose anche quando l’altro che incontriamo ha scelto di non vivere, di chiudersi in se stesso, come risposta alle paure non risolte che nella stragrande maggioranza dei casi sono all’origine del disagio psichico.

La persona di cui il volontario si prende cura ha necessariamente una ‘diagnosi’, che però non la descrive nella sua interezza. Bisognerà farsi raccontare la sua vita, prima dagli operatori poi da lei stessa, quando vorrà, se vorrà, come vorrà.
Uno dei cimenti maggiori nei quali il volontario può applicarsi è mediare tra le antiche paure tuttora cogenti e la bontà del mondo, che pure esiste. Saranno le piccole cose che rappresentano per tutti il tessuto della vita, alle quali diamo poca importanza ma che riempiono gran parte del nostro tempo, a favorire la riapertura al mondo.

Il volontario è quindi 'ingenuo', fa domande, svela cose che gli operatori nella loro routine hanno perso di vista. La sua ‘sprovvedutezza’ come d’altra parte la diversità del suo bagaglio lavorativo e professionale sono contributi importanti per il settore della salute mentale.
E infine c’è la ‘valorialità’, perché i valori, gli ideali qualificano enormemente la nostra esistenza. Ed è difficile che il volontario sia arrivato a questa scelta senza aver avuto una formazione valoriale.

Photo by Gustavo Fring from Pexels.

Anche in tema di dipendenze, l’impatto della pandemia sulla salute mentale è emerso con evidenza nella prima ondata del virus e ha una data d’inizio: il 9 marzo scorso, quando l’entrata in vigore del lockdown, il confinamento, ha cambiato forse per sempre il nostro stile di vita.
L’esistenza stessa del Covid-19 ha innescato una sindrome da disadattamento nella popolazione generale e a maggior ragione in una fascia di persone con preesistenti disturbi psichici con diagnosi nello spettro ansioso depressivo.

Nell’ambito delle dipendenze - in cui opera lo psichiatra Alessandro Vento, relatore del VI incontro del corso di formazione "Volontari e famiglie in rete per la salute mentale" e responsabile dell'Osservatorio sulle dipendenze - si sono modificati i pattern di consumo. C’è stato un massiccio aumento del consumo di alcol e di farmaci di prescrizione, soprattutto da parte di utilizzatori di sostanze psicoattive di strada, scomparse dal mercato durante il lockdown. Parallelamente è aumentata la adulterazione delle sostanze - che i consumatori hanno cominciato a tagliare con quello che avevano a disposizione, con danni maggiori per la salute - e l’acquisto on line di sostanze psicoattive, legali o no.
Da segnalare anche il ricorso a cibi con proprietà psico-farmacologiche (ad esempio le spezie) utilizzati nella pandemia insieme all’alcol, come condotta di tipo compensativo.

Ci sono state grandi differenze tra la prima e la seconda ondata del Covid, ha confermato Giuseppe Ducci, direttore del Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 1, anche lui relatore nel VI incontro del corso di formazione. Differenze dovute ai diversi tipi di isolamento messi in atto. I problemi di natura psichiatrica sono stati molto maggiori durante il lockdown. Nella Asl Roma 1 ci sono stati cinque suicidi, tutti di donne sole.

Bisogna considerare che gli elementi fondamentali della salute mentale sono la socialità e la resilienza che è quella capacità di adattarsi alle circostanze, superare lo stress degli eventi avversi che si verificano nella vita, mantenendo o ripristinando in tempi abbastanza brevi l’equilibrio.

Questa pandemia avviene a distanza di un secolo dalla "spagnola", in un mondo totalmente diverso e che cambierà ancora profondamente a causa dell’emergenza che stiamo vivendo, e deve essere un’opportunità per costruire un modo diverso di operare anche nella salute mentale.

Bisogna passare a “una nuova cultura della presa in carico dell’utente", basata sull’integrazione forte dei servizi, immaginare e realizzare gruppi di lavoro flessibili formati da diversi operatori con diverse competenze che si costituiscano su un caso, un paziente, ritagliati sulle caratteristiche della persona. Gruppi aperti a soggetti esterni, come le famiglie e le realtà attive nel territorio. Su questo la Asl Roma 1 sta lavorando.

Photo by Isabella Mendes from Pexels

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