Il progetto “Hero” (Housing an Educational ROad toward civil right) si inserisce nel “Piano d’azione della Salute Mentale 2013-2020” promosso dall’OMS e rientra nell’obiettivo “Good health and well-being” del programma “Sustainable Development” dell’Onu.
Molteplici gli obiettivi specifici del progetto:
Il Progetto è riconosciuto a livello europeo nell’ambito del programma Erasmus+, attraverso il quale la Commissione Europea vuole incentivare il lavoro congiunto tra partner di diversi paesi, per costruire un percorso integrato verso una qualità di vita che faciliti il benessere e l’inclusione sociale, contro lo stigma e l’emarginazione.
Un programma strategico per la Comunità europea, se si pensa che i disturbi mentali colpiscono annualmente circa il 27% (83m.) di cittadini europei (European Social Work, 2013).
HERO - condividendo il know-how di diversi Paesi dell’Unione relativo all’inclusione sociale delle persone con grave disagio psichico, i metodi formativi e la prassi consolidata nel settore dell’housing - si propone di studiare, ciò che rende “terapeutico” un luogo o che lo rende fonte di benessere, non solo per gli utenti, ma anche per i loro familiari, gli operatori, i cittadini. Luoghi che devono essere interconnessi, permeabili, abitabili e modificabili. Dove ciascuno possa sentirsi accolto in quanto persona, non connotato né stigmatizzato. Dove ciascuno possa riconoscere che la salute mentale (e non solo) è un patrimonio che riguarda tutti e si raggiunge se tutti ne sono coinvolti.
Per housing si intende un processo che favorisce il passaggio dalla relazione di aiuto all’inclusione sociale. Numerosi studi hanno mostrato come i servizi “community-based” ottengano risultati migliori in termini di conformità al trattamento, sintomatologia clinica, qualità della vita, stabilità dell’abitare e riabilitazione, rispetto ad altri modelli di cura (Braun P. et al.1981; Conway M. et al.1994; Bond et al.2001). Allo stesso tempo, l’housing così inteso è connesso alla salvaguardia dei diritti (cittadinanza, riduzione dello stigma, etc.), alla razionalizzazione della spesa pubblica (offrendo un’alternativa ai costi di un eccessivo ricorso all’istituzionalizzazione) e allo sviluppo di una cittadinanza attiva e competente.
5 paesi europei coinvolti
270 cittadini e enti pubblici
135 professionisti dei servizi pubblici
135 utenti e familiari
Un risultato dello scambio di esperienze tra i partner di HERO è l’e-book “Housing e salute mentale. Indicatori di qualità̀ ad uso delle comunità̀ locali”. Il rapporto ha individuato una serie di indicatori in grado di porsi come linee guida europee per future iniziative nel percorso di recovery nella salute mentale.
Oltre alla Fondazione Di Liegro, gli altri partner di Hero, provenienti da cinque paesi dell’Unione europea (Italia, Gran Bretagna, Belgio, Grecia e Croazia), sono:
Italia: il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2 rappresenta il riferimento ed il garante clinico per la tutela della salute mentale, e si estrinseca nell'organizzazione unitaria e coerente delle varie articolazioni strutturali e funzionali in cui si esprime la presa in carico dei bisogni di salute mentale della popolazione afferente al proprio territorio. Opera per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di ogni forma di disagio mentale, privilegiando interventi personalizzati ed intervenendo secondo una logica di psichiatria e di psicologia di comunità.
Belgio: Pegode è un Organizzazione no-profit. Prende parte attivamente allo sviluppo di una società inclusiva realizzando progetti che hanno come focus l’housing e fortemente connessi tra loro. Fornisce un supporto personalizzato alle persone con disabilità. L’associazione è ben integrata nel territorio avendo sviluppato, negli anni, reti di lavoro e di collaborazione le con diverse agenzie locali.
Grecia: l’Unione Panellenica per la Riabilitazione Psicosociale e l’Inclusione Lavorativa (PEPSAEE) è un’associazione scientifica non governativa. Fondata nel 1997 in Grecia, è specializzata nel supportare e coordinare interventi di riabilitazione ed empowerment, nel promuovere iniziative di integrazione lavorativa per persone con problematiche di salute mentale.
Croazia: il Dipartimento di Psichiatria Sociale dell’University Psychiatric Hospital di Zagabria (Croazia) è la principale istituzione croata per la riabilitazione delle persone con gravi problematiche di salute mentale. Il dipartimento collabora con le associazioni dei pazienti che supportano l’assistenza degli persone presso le proprie abitazioni e presso i centri diurni. E’ in rete, inoltre, con le altre istituzioni sociali territoriali per promuovere e realizzare interventi di housing.
Gran Bretagna: Expanding Horizons è un’organizzazione del terzo settore che lavora nel campo dell’inclusione sociale, rappresenta un riferimento chiave ed influente sul tema. MEH è attiva nell’area dell’inclusione sociale attraverso partenariati che realizzano progetti a supporto delle persone con disagio psicosociale, promuovendo l’inserimento lavorativo, la formazione e lo sviluppo professionale con metodologie avanzate di apprendimento per gli adulti.