I disturbi di salute mentale possono esporre a un maggior rischio di infezione breakthrough di Covid-19, cioè quelle infezioni che avvengono in chi si è già vaccinato o ha avuto già la malattia in passato. Lo sostiene una ricerca coordinata
dall'Università di San Francisco e pubblicata su Jama Network Open.
Lo studio, condotto su 263.697 persone con un'età media di 66 anni, ha mostrato che il rischio di infezione tra le persone sotto il 65 anni con abuso di sostanze, disturbi psicotici, disturbo bipolare, disturbo dell'adattamento e ansia era fino all'11% più alto che nelle persone senza problemi di salute mentale. Il rischio saliva fino al +24% tra le persone con più di 65 anni di età.
Per i ricercatori il maggiore rischio di infezioni tra le persone con disturbi psichiatrici non può essere interamente spiegato da fattori socio-demografici o condizioni preesistenti. "È possibile che l'immunità dopo la vaccinazione diminuisca più rapidamente per le persone con disturbi psichiatrici o potrebbero avere una protezione minore rispetto alle nuove varianti", afferma Aoife O'Donovan, una fra gli autori dello studio.
I ricercatori evidenziano, inoltre, come il rischio di infezioni fosse più basso per i giovani con disturbi mentali che non per gli anziani, nonostante tra i giovani si registrino molti più casi. Per O'Donovan questo fenomeno può essere spiegato con una possibile minore socializzazione tra i giovani con disturbi psicotici rispetto agli anziani che "potrebbero avere più contatti in considerazione delle loro peggiori condizioni generali di salute, che richiedono una presenza maggiore di caregiver o più contatti con personale sanitario".
In particolare, tra gli over 65 il rischio era del 24% più alto per quelli con problemi di abuso di sostanze, del 23% più alto per quelli con disturbi psicotici, del 16% più alto per chi soffriva di disturbo bipolare, del 14% per il disturbo dell'adattamento e del 12% per l'ansia. Tra i più giovani l'aumento di rischio associato ad abuso di sostanze era dell'11%, quello per disturbo dell'adattamento del 9%, per ansia del 4% e per disturbo post-traumatico da stress del 3%.
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