Nell’ambito dell’Avviso pubblico Comunità Solidali 2022 della Regione Lazio, la Fondazione si impegna nella realizzazione di azioni concrete volte alla prevenzione e al contrasto di forme di discriminazione indirizzate ad individui con disagio psichico, alla sensibilizzazione del territorio di riferimento attraverso la lotta allo stigma e alla promozione di attività per favorire l’inclusione sociale attraverso l’orientamento e la valorizzazione dei servizi del territorio.
La Fondazione intende proporre attraverso il progetto molteplici attività con il fine di promuovere la salute ed il benessere mentale e di favorire l'inclusione sociale di persone con disagio psichico attraverso la valorizzazione dei servizi del territorio. Il Piano di Zona del Municipio VIII 2018-2020 ha sottolineato le maggiori criticità per ciò che concerne gli interventi municipali, rappresentate dall’assenza di una collaborazione sistematica e di una metodologia di lavoro integrata con il CSM. Il Municipio individua tra le traiettorie progettuali fondamentali una collaborazione sistematica con il DSM, in particolare con il CSM e l'intensificazione dei rapporti con i Centri Orientamento Lavoro (COL) e con il terzo settore. Questo progetto, quindi, si inserisce in un contesto che richiede l'ottimizzazione dell'organizzazione e la coordinazione dei servizi sanitari e non sanitari, deputati alla tutela della salute mentale. Al fine di definire strategie innovative si vuole stipulare una sorta di patto per la salute mentale” tra molteplici attori del territorio: sanitari e sociali, pubblici e privati, enti locali, forme della cittadinanza attiva e gli altri enti del terzo settore, per la valorizzazione delle risorse umane, materiali e territoriali. Una collaborazione maggiore tra questi attori e una formazione ed informazione dedicata ad essi, permetterebbero alle persone un accesso facilitato ai servizi presenti sul territorio e la costruzione di reti sociali inclusive. La socializzazione e l’inclusione sociale profonda possono e devono prendere vita grazie alla territorialità dei servizi, cosicché le persone abbiano garantito l’accesso alla comunità di appartenenza prima durante e dopo la loro esperienza di disagio psichico, in un territorio ricco di risorse che sia pronto ad accoglierli ed includerli. Per questo è necessario fare leva sulle risorse già disponibili, rendendole note, ma anche sensibilizzare il contesto ad una comunità consapevole e non giudicante.
L'obiettivo finale è quello di creare un’unione tra i percorsi clinici, indirizzati alle persone con disagio psichico, e i percorsi non clinici, ovvero di attivare una rete territoriale che possa guidare l'individuo verso l'inclusione e il benessere sociale e non ghettizzarlo esclusivamente nei servizi clinici. La realizzazione della piattaforma ha invece come obiettivo quello di rendere più agevole per la cittadinanza il trovare punti di riferimento e servizi utili sul territorio e rendere noto l'iter più adeguato da intraprendere in base all'esigenza.
Destinatari diretti:
Destinatari indiretti:
(Progetto in corso)