Il Covid-19 come un nemico invisibile ha distrutto a un tratto le nostre certezze, offrendoci però l’opportunità di una ripartenza. Guardare la realtà con gli occhi degli ultimi, come don Luigi Di Liegro invitava a fare, non è questione di carità, ma di giustizia.
Ora più che mai, come cittadini e come cristiani ‘adulti’, col volontariato dobbiamo impegnarci nel compito di restituire la dignità e il diritto di esprimere e realizzare i propri bisogni e le proprie aspirazioni a chi è ai margini della società. Bisogna risvegliare in coloro che vivono appartati - sono ancora parole di don Luigi - l’ansia del fuori.
Anche nel campo della salute mentale non si tratta di guarire gli altri, ma di guarire il nostro sguardo sugli altri, nella consapevolezza che nel volontariato quanto più si contribuisce al bene comune, tanto più si riceve in cambio.
Cittadinanza, discernimento, speranza sono le parole guida.